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Cosa vedere a Pompei: 11 luoghi da visitare per un’esperienza unica

Viaggia nel tempo e scopri Pompei, la città romana sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Immergiti nella vita quotidiana dell'antica città!

Preparatevi a vivere un’avventura indimenticabile a Pompei, uno dei siti archeologici più affascinanti al mondo.

Tra le città più grandi e floride dell’epoca romana, la storia di Pompei inizia nel IX secolo a.C. per poi concludersi tragicamente nel 79 d.C., quando l’eruzione del Vesuvio seppellì la città e i suoi abitanti sotto una folta coltre di cenere e lapilli. La città rimase sepolta per secoli e venne riscoperta solo nel 1748. Da allora, gli archeologi hanno lavorato alacremente per riportare alla luce i resti di Pompei e preservarli per le future generazioni.

Oggi, Pompei è una destinazione turistica molto popolare che attrae milioni di visitatori ogni anno. Questo perché sono tante le cose da fare e da vedere a Pompei, in primis ammirare con i propri occhi come era la vita ai tempi dell’antica Roma. Case, strade, teatri, piazze: tutto risulta perfettamente conservato e in buone condizioni.

Pompei è anche famosa per le sue pitture murali, anch’esse ben conservate, su sui sono rappresentate scene di vita quotidiana, come feste, sport o scene di caccia. Sono una finestra sulla vita nell’antica Roma e costituiscono una splendida testimonianza della cultura e società dell’epoca.

Cosa vedere a Pompei? Scopriamo insieme le 11 attrazioni più affascinanti della città, dove la bellezza del passato si fonde con l’emozione del presente.

Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei

Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, Pompei
Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, Pompei

Il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei è un luogo di fede straordinario, che ogni anno attira migliaia di pellegrini da ogni parte del mondo.

La realizzazione del Santuario si deve alla grande generosità dei devoti, le cui donazioni furono raccolte da Bartolo Longo e dalla contessa Marianna Farnararo de Fusco tramite l’iniziativa “un soldo al mese”. La costruzione della basilica ebbe inizio nel 1876, sotto la guida di Antonio Cua, e trovò compimento nel 1901, con la realizzazione della maestosa facciata progettata dall’architetto Giovanni Rispoli.

Il Santuario presenta una struttura a croce latina con tre navate e custodisce al suo interno tesori sacri, come il quadro della Vergine del Rosario con il Bambino e San Domenico e Santa Caterina da Siena, venerato in tutto il mondo. Grandi personalità come Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno visitato questo luogo di culto, testimoniandone l’enorme importanza spirituale.

Se siete in visita a Pompei, non perdete l’opportunità di immergervi in questa esperienza spirituale unica: ammirate l’architettura imponente del Santuario di Pompei e scoprite le tradizioni religiose e culturali che lo caratterizzano!

Foro di Pompei

Foro di Pompei
Foro di Pompei

Costruito intorno al IV secolo a.C. in epoca sannita, e successivamente ampliato dopo la conquista della città da parte dei Romani, il Foro di Pompei è un vero e proprio tesoro archeologico da visitare assolutamente.

Inizialmente aveva dimensioni contenute ed ospitava solo qualche bottega costruita in lava e tufo. A seguito della conquista romana di Pompei, il Foro fu soggetto ad importanti opere di ricostruzione ed ampliamento. All’originaria pavimentazione in tufo ne fu sostituita una in marmo travertino e vennero costruiti importanti edifici pubblici di ordine politico e religioso: la basilica, il macellum, la mensa ponderaria e i templi di Apollo, Giove, Vespasiano e dei Lari Pubblici. 

Sfortunatamente il Foro di Pompei uscì devastato dall’eruzione del 79 d.C., anche per i numerosi saccheggiamenti che portarono alla perdita dei marmi e persino della pavimentazione dell’antica piazza. Nonostante ciò, sono ancora visibili gli splendidi resti archeologici, che costituiscono una delle più vivide testimonianze della vita nell’antica città.

Il Foro di Pompei è un prezioso monumento che racconta la grandezza antica della città e per questo motivo rappresenta una tappa obbligata in un viaggio a Pompei!

Villa dei Misteri

Villa dei Misteri, Pompei
Villa dei Misteri, Pompei

Tra le cose da vedere e da visitare a Pompei non può certo mancare la suggestiva Villa dei Misteri. Situata leggermente fuori dagli scavi archeologici, questa antica casa romana rimane ancora avvolta da un alone di mistero. Poco si sa del proprietario, ma alcuni ritrovamenti fanno supporre che si trattasse di un ricco patrizio. Si ipotizza addirittura che potrebbe essere appartenuta a Livia, moglie dell’Imperatore Augusto.

Il nome della Villa è legato ad alcuni misteriosi affreschi scoperti in una stanza dell’abitazione. Si tratta di dipinti che mostrano una giovane donna in procinto di essere iniziata ad un culto, anche se non si conosce ancora esattamente il tipo di rito al quale era destinata: rito dionisiaco o semplice matrimonio? Le altre pareti sono animate da figure femminili, fauni, menadi e figure alate intente a svolgere rituali connessi alla danza ed al consumo di vino. In uno degli affreschi si riconosce una fanciulla flagellata sotto gli occhi di una donna seduta.

La Villa dei Misteri è un luogo da visitare assolutamente, i suoi affreschi ben conservati rappresentano infatti un capolavoro assoluto tra le decorazioni parietali romane!

Casa del Fauno

Casa del Fauno, Pompei
Casa del Fauno, Pompei

La Casa del Fauno è un’attrazione turistica imperdibile per chi visita la città di Pompei. Si tratta di un’imponente villa romana, una delle abitazioni in assoluto più grandi della città (circa 3000 metri quadri), risalente al II secolo a.C.. Sepolta durante l’eruzione del Vesuvio del 79, fu ritrovata solo nel XIX secolo grazie agli scavi archeologici.

La casa si estende su due giardini con peristilio, è dotati di due atri ornati da splendidi affreschi e pavimenti decorati da mosaici. All’interno dell’impluvium (ovvero la vasca adibita a raccogliere l’acqua piovana) si erige una statua in bronzo che raffigura un fauno danzante, da cui deriva il nome della villa.

La Casa del Fauno è un’evidente testimonianza della grandezza e ricchezza della classe dirigente romana di Pompei, testimoniata anche da altre splendide abitazioni come “La villa dei Misteri”, “La casa del Labirinto” e “La casa di Pansa”.

Visitare La Casa del Fauno è un’esperienza unica: passeggiando tra i giardini con peristilio si ha l’impressione di fare un tuffo nella storia antica ed entrare nella vita quotidiana dei ricchi patrizi romani. I mosaici e gli affreschi presenti nelle stanze sono ancora ben conservati e offrono al visitatore la possibilità di apprezzare le meraviglie dell’arte antica!

Orto dei fuggiaschi

Orto dei fuggiaschi, Pompei
Orto dei fuggiaschi, Pompei

Pompei è uno dei siti archeologici più famosi del mondo. E’ proprio in questo luogo che, nel 79 d.C., un’eruzione del Vesuvio portò alla fine della città e alla morte degli abitanti che vi risiedevano.

Una delle aree più interessanti di Pompei è l’Orto dei Fuggiaschi, un’area di circa 1500 metri quadrati utilizzata in passato per la coltivazione della vite e oggi testimonianza di uno degli eventi più drammatici della storia. Durante gli scavi effettuati tra il 1961 e il 1974, furono rinvenuti proprio in questa zona i corpi di 13 vittime dell’eruzione. Si trattava di adulti e bambini che, intenti a scappare verso le mura della città, rimasero intrappolati dalla lava e dai lapilli.

Grazie al metodo introdotto da Giuseppe Fiorelli, consistente nel versare gesso liquido nella cavità lasciata dal corpo nello strato di cenere solidificata, è stato possibile ricostruire i calchi in gesso delle vittime. Amedeo Maiuri, soprintendente dell’epoca, ha deciso di conservare in sito questa testimonianza così significativa e ha raggruppato i 13 corpi in un settore dell’area archeologica.

L’Orto dei Fuggiaschi è quindi una delle attrazioni più incredibili di Pompei, un luogo che racconta in maniera vivida la tragedia di Pompei attraverso la testimonianza diretta delle persone che hanno vissuto la fine della città.

Lupanare di Pompei

Lupanare di Pompei
Lupanare di Pompei

Il Lupanare di Pompei si trova nei pressi del Foro e delle Terme Stabiane. La struttura prende il nome dal latino ‘lupa’, termine anticamente usato per designare la prostituta. Si trattava infatti di un edificio un tempo adibito esclusivamente all’esercizio della prostituzione.

L’antico Lupanare di Pompei era suddiviso in due piani. Il piano terra conteneva cinque stanze da letto, un corridoio e un bagno ed era riservato alle classi sociali più modeste. Il primo piano, invece, disponeva di un ingresso indipendente e balcone pensile per accedere alle camere, era arredato con maggiore eleganza ed era rivolto alle classi più agiate e benestanti.

Ogni stanza presentava un dipinto erotico sulla porte di accesso, probabilmente per indicare la specializzazione della prostituta che vi risiedeva. I clienti del lupanare erano soliti incidere direttamente sui muri il proprio personale giudizio sulla prestazione ricevuta: ad oggi sono stati trovati circa 120 commenti!

Il Lupanare di Pompei è un tesoro archeologico che cattura l’immaginazione e offre una visione inaspettata del passato. Un viaggio alla scoperta del lupanare può offrire un’interessante prospettiva della vita nell’antica Pompei: i dipinti murali, i graffiti lasciati dai clienti e gli arredamenti mostrano come nell’antica Roma la prostituzione fosse un’attività del tutto lecita e altresì ben organizzata.

Anfiteatro di Pompei

Anfiteatro di Pompei
Anfiteatro di Pompei

Pompei è una delle destinazioni archeologiche più visitate al mondo. Uno dei luoghi più affascinanti di questa antica città è l’Anfiteatro, costruito nel 70 a.C. dai due magistrati Caius Quinctius Valgus e Marcus Porcius. Situato alla fine della Via dell’Abbondanza, presso gli scavi archeologici di Pompei, si tratta del più antico anfiteatro in pietra mai scoperto.

L’anfiteatro poteva ospitare fino a ventimila spettatori e disponeva di gradinate suddivise in tre ordini, uno dei quali riservato alle donne. Era impiegato per combattimenti tra gladiatori e giochi circensi e si caratterizzava per l’assenza di un sotterraneo sotto il piano dell’arena, elemento che accomunava gli anfiteatri dell’età imperiale.

Le attività all’interno dell’Anfiteatro di Pompei erano grandiosamente pubblicizzate con graffiti sulle facciate delle case e continuarono fino all’anno 59 d.C., data del feroce scontro tra gli abitanti di Pompei e quelli di Nuceria Alfaterna, in cui fu decretata dal senato romano la chiusura della struttura. Dopo il terremoto del 62 d.C. che danneggiò gravemente la struttura, il senato revocò la chiusura e procedette ad un importante intervento di ristrutturazione dell’edificio. Nel 79 d.C., l’eruzione del Vesuvio ricoprì di cenere l’intero anfiteatro. Solo nel ‘700, durante gli scavi borbonici, si riuscì a riportare alla luce questo monumento spettacolare.

Una delle esperienze più emozionanti legate all’Anfiteatro di Pompei è stato il “Live at Pompei” della band rock Pink Floyd, registrato senza pubblico nel 1971 e considerato ancora oggi un evento miliare nella storia della musica.

Santuario di Apollo

Santuario di Apollo, Pompei
Santuario di Apollo, Pompei

Tra le cose da fare a Pompei non può certo mancare la visita ad uno dei templi più antichi e importanti della città. Parliamo del Santuario di Apollo, situato vicino al foro della città.

Il tempio risale al VI secolo a.C., ma fu ristrutturato più volte nel corso dei secoli. Il santuario era un luogo di culto molto frequentato dai pompeiani, che vi offrivano sacrifici e doni in cambio di protezione e prosperità.

Potrete ammirare la maestosa statua del dio greco-romano della luce e delle arti, circondato da altre divinità come Diana e Mercurio. Potrete anche osservare i resti dell’altare e del portico che adornavano il complesso sacro.

Un’esperienza unica per apprezzare l’a’incredibile ricchezza culturale e religiosa dell’antica Pompei.

Casa dei Vettii

Casa dei Vettii, Pompei
Casa dei Vettii, Pompei

Tra le meraviglie di Pompei, una delle più affascinanti è sicuramente la Casa dei Vettii.

Si tratta di una lussuosa dimora appartenuta a due ex schiavi diventati ricchi commercianti: Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva. La casa è famosa per i suoi splendidi affreschi che raffigurano scene mitologiche, amorose e erotiche, oltre che i putti che svolgono varie attività artigianali.

La casa è anche un mirabile esempio di architettura romana del I secolo d.C., con il suo atrio, il peristilio, le stanze da letto e il triclinio. L’edificio è stato riaperto al pubblico nel 2023, dopo ben 20 anni di restauro che ne hanno restituito il suo antico splendore. Un’occasione unica per visitare questa splendida domus romana!

Casa del Poeta Tragico e Mosaico del Cave Canem

Casa del Poeta Tragico e Mosaico del Cave Canem, Pompei
Casa del Poeta Tragico e Mosaico del Cave Canem, Pompei

La Casa del Poeta Tragico è una preziosa testimonianza della vita dei ricchi pompeiani nel II secolo a.C. Portata alla luce dagli scavi archeologici del 1824, la domus ha subito una ristrutturazione dopo il terremoto del 62 d.C., e conserva ancora oggi vestigia di grande impatto estetico ed emotivo.

Il suo nome deriva da un meraviglioso mosaico che decorava il tablino, raffigurante una scena di un’antica prova teatrale con due attori satireschi. Queste preziose opere sono oggi conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Dopo aver varcato l’ingresso principale, si viene accolti dal bellissimo e celeberrimo mosaico raffigurante un cane minaccioso legato a una catena con la scritta “cave canem” (“attenti al cane”), protetto da un vetro per preservarne la bellezza.

Si procede attraversando un corridoio e accedendo ad un elegante atrio tuscanico dipinto di giallo ocra con linee bianche e arricchito da riquadri con affreschi ispirati all’Iliade, al cui centro è situato l’impluvium per la raccolta dell’acqua piovana. Dall’atrio si accede a cinque stanze da letto, anch’esse riccamente decorate. In fondo al corridoio è invece presente il tablinum, lo studio del proprietario dove riceveva i suoi clienti e soci in affari. Infine si giunge al peristilio, lo splendido colonnato che circonda il giardino interno e che ospita il larario, al cui interno sono custodite le maschere funerarie degli antenati più illustri della famiglia.

La Casa del Poeta Tragico è un luogo ricco di storia e cultura, un vero tesoro per gli amanti dell’archeologia. Le sue pareti raccontano le vicende di epoche passate, regalando ai visitatori momenti di grande ispirazione.

Palestra Grande

Palestra Grande, Pompei
Palestra Grande, Pompei

La Palestra Grande di Pompei è una vasta area quadrata scoperta, dove anticamente si allenavano i giovani atleti della città romana. Fu costruita alla fine del I secolo a.C., su iniziativa di Augusto che voleva promuovere la sua propaganda imperiale attraverso imponenti opere pubbliche.

Al suo interno potrete ammirare i resti dei portici che circondavano il campo da gioco e le statue che lo decoravano. Potrete anche visitare la mostra permanente dei magnifici affreschi e oggetti rinvenuti nel Complesso dei Triclini Moregine, un elegante edificio situato vicino al porto fluviale di Pompei.

Un luogo affascinante che vi farà rivivere l’atmosfera dell’antica Pompei!

Domande e risposte su Pompei

Quando andare a Pompei?

Se volete visitare Pompei, vi consigliamo di scegliere un giorno feriale e di arrivare presto al mattino. In questo modo potrete evitare la folla e il caldo estivo.

La bassa stagione, tra novembre e marzo, è il periodo ideale per godersi le rovine di Pompei con tranquillità. Solo a dicembre potrete trovare più turisti per le festività natalizie.

Come muoversi a Pompei?

Pompei è una città da esplorare a piedi o in bici, ma se volete sapere come muovervi a Pompei con altri mezzi, avete diverse opzioni.

Potete prendere il treno Circumvesuviana da Napoli o Sorrento e scendere alla stazione Pompei Scavi-Villa dei Misteri. Da lì potete raggiungere le rovine a piedi o prendere un bus per il Parco Nazionale del Vesuvio.

Potete anche usare il taxi, che è efficiente e attivo tutto il giorno. Se viaggiate in auto, potete parcheggiare vicino al sito archeologico.

Cosa comprare a Pompei?

Se vi piace fare shopping, Pompei ha molto da offrirvi. Potete trovare souvenir e riproduzioni di opere d’arte antiche, libri sulla storia di Pompei e prodotti tipici locali. Se cercate qualcosa di più moderno, visitate il Centro Commerciale La Cartiera, dove troverete negozi di abbigliamento, accessori e altro.

Se siete alla ricerca di un tocco di eleganza, potete acquistare un cameo, un ornamento raffinato che richiama la tradizione pompeiana. Infine, se volete portare a casa un pezzo di storia, potete comprare una riproduzione di un oggetto dell’epoca greca o romana.

Quali sono i principali eventi e festival a Pompei?

Se desiderate partecipare a qualche evento o festival a Pompei, ecco tre suggerimenti:

  • Archeo Teatro Pompeiano: si tratta di una rassegna di spettacoli teatrali che si svolge ogni estate negli scavi archeologici di Pompei. Potete assistere a opere classiche e moderne in un’atmosfera unica e suggestiva.
  • Pompeii Music Festival: è un festival musicale che si tiene ogni anno nel mese di luglio nel Parco Archeologico di Pompei. Potete ascoltare artisti nazionali e internazionali in uno scenario mozzafiato.
  • Festa della Madonna del Rosario: è la festa patronale di Pompei, che si celebra il 7 e l’8 ottobre. Potete ammirare la processione della statua della Madonna, i fuochi d’artificio e le bancarelle.

Quali sono alcune curiosità interessanti su Pompei?

Pompei è una città antica che nasconde molti segreti e curiosità. Ecco alcune di esse:

  • Pompei possiede l’anfiteatro più antico del mondo, costruito nel 70 a.C. e sede di giochi circensi e combattimenti tra gladiatori.
  • Il nome Pompei deriva dalla parola osca ‘Pompe’ che significa ‘cinque’, forse perché la città era divisa in cinque quartieri.
  • Pompei era una città molto prospera e cosmopolita, con una popolazione stimata tra 10.000 e 20.000 abitanti.
  • Pompei produce ancora vino grazie ai vigneti coltivati sulle ceneri vulcaniche.
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